mercoledì 26 agosto 2009

Il "sapere della mano"

Con le loro particolarità, questi attrezzi del mestiere "conservano dentro" la propria struttura la memoria delle operazioni necessarie a dar vita a nuovi tessuti.
Ma le "culture di mestiere" richiamano qualcosa di più. L'artigiano aveva un ruolo differenziato nell'ambito del paese proprio per quello che "sapeva fare", per la sua maestria, per le conoscenze tecniche e la capacità di trasmetterle.
Tessere richiedeva "un impegno globale e un'attenzione assorbente"; "i tessitori poi non han senso che no 'l consumino nel tessere. Affaticano i piedi, travagliano le mani, assordano le orecchie, dileguano gli occhi e tormentano lo intelletto....Tanta è la fatica del tessitore che non la potrebbero sostenere, quando non la consolassero co 'l canto".

da: TESSITORI DI CARNIA
Il sapere tecnico nel Libro dei Tacamenti di Antonio Candotto (XVIII sec.)
ed. Goriziana

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